Sessione 2

 

Scena 1: La battaglia con i banditi. Il gruppo, appena entrato nella villa, trova al suo interno dieci banditi agguerriti con le armi sfoderate e pronti a combattere. Il monaco tenta di negoziare per evitare spargimenti di sangue ed il nano prova ad intimidirli ma tutto risulta inutile a causa dell'intervento avventato del ranger che, scagliando tre frecce contro un bandito, da inevitabilmente inizio alla battaglia facendo sfumare ogni tentativo di mediazione. Il samurai carica immediatamente il nemico, seguito dal nano. Nel frattempo, il necromante evoca uno scheletro arciere ordinandogli di prendere parte alla battaglia mentre la maga lancia palle di fuoco contro i banditi più lontani, colpiti anche dalle frecce del ranger. Il monaco si avvicina lentamente ai suoi nemici con i suoi pugni fiammeggianti. Uno dei fuorilegge riesce a spostarsi dal campo di battaglia iniziando a suonare una piccola ma rumorosa campana, richiamando rinforzi: giungono infatti quattro arcieri dal primo piano e altri sei banditi da una delle porte laterali del piano terra. Come se non bastasse, il monaco, il samurai ed il nano vengono circondati da nove banditi. Il campo di battaglia si fa quindi molto intenso. Curioso è il comportamento del bardo che, anzichè combattere, si mette indisturbato in un angolo a fumare una pipa. I banditi cadono inesorabilmente uno dopo l'altro, grazie anche all'intervento di una ninja, Yuka, che decide di aiutare il gruppo nella battaglia. I pochi superstiti decidono quindi di deporre le armi ed arrendersi.

Scena 2: Esplorazione della villa. Terminata la battaglia, il samurai propone di legare i banditi rimasti con le corde in possesso del gruppo. Contemporaneamente l'avido nano, cercando oggetti di valore tra i cadaveri dei banditi, nota qualcosa di particolare: un cadavere, probabilmente il capo dei banditi, detiene 10.000 monete d'oro ed una lettera. Il nano decide di tenere per se 5.000 monete per destinare il resto della ricchezza ottenuta al resto del gruppo. Non sapendo leggere, porta la lettera al monaco. Quest'ultima parla, tra le altre cose, di una vendetta nei confronti del nobile committente; viene inoltre ritrovato uno strano simbolo, che il monaco riconosce come possibile indicazione di un particolare percorso da seguire. Il samurai ricorda inoltre al gruppo che le finestre erano protette magicamente ed è quindi probabile che sia presente all'interno della villa un mago o una reliquia. Il mistero si infittisce: è necessario esplorare ogni singola stanza. Mentre la maggior parte del gruppo sorveglia i prigionieri ed il nano controlla la cucina senza ottenere alcun risultato, il samurai propone al monaco di esplorare la sala centrale del primo piano. Quest'ultimo accetta di buon grado. Tra discorsi, riflessioni, ricerche e tanta tanta polvere il risultato è però assai magro. Il gruppo si riunisce nuovamente: una volta scambiate le poche informazioni ottenute, il ranger si scusa per il suo comportamento avventato; vengono inoltre poste numerose domande alla misteriosa ninja accompagnate da timide risposte. Nella parte ovest del piano terra della villa vengono trovate quindici piccole stanze, probabilmente destinate ai servi. Vi sono anche delle leve. Il necromante e il monaco propongono quindi di azionarle seguendo il percorso del simbolo precedentemente ritrovato: il pavimento si tinge di rosso sangue, si sente una sorta di terremoto ed un tonfo. Il nano si prepara subito a combattere. Poi tutto torna normale: che è successo?