Sessione 3

 

Scena 1: La sacerdotessa. Non appena sentito il rumore, al gruppo balena subito l'idea del fatto che si possa essere aperto un passaggio segreto. Gli avventurieri stanno per salire le scale per cercare il nuovo passaggio quando sentono un altro rumore proveniente dall'ingresso della villa. Il gruppo si volta e vede una sacerdotessa che sta scacciando gli zombie del necromante che erano a guardia dei prigionieri. Quest'ultimo e la chierica iniziano quindi ad avere un'animata discussione (accompagnata dalle note aggressive del bardo). L'evocatore sembra però più intento ad agire con fare romantico piuttosto che voler attaccar briga con la sacerdotessa. Quest'ultima si presenta come la figlia del nobile committente Erhlem; si guarda attorno e, vedendo un mucchio di cadaveri, sangue, prigionieri ed un gruppo di combattenti molto eterogeneo, si mostra sospettosa con riferimento a ciò che è successo. Dopo una prima discussione la chierica propone agli avventurieri di sottoporsi ad una prova magica per verificare se tra i membri del gruppo alberghi un intento malvagio o meno. Tutti accettano di buon grado; al termine della prova il volto della sacerdotessa si rilassa in quanto ha capito che le intenzioni degli avventurieri non sono malvagie. Quest'ultima, dopo aver confessato di non essere in realtà la figlia del nobile, si presenta. Il suo nome è Leilien, è una sacerdotessa del Creatore ed è stata incaricata di recarsi alla villa in quanto pochi minuti prima, proprio a seguito dell'attivazione delle leve, è stata rilevata una forte pressione magica in particolare al primo piano. Il gruppo si presenta alla chierica. Il monaco ricorda che stanno perdendo tempo con inutili convenevoli: si volta e sale al primo piano, seguito dai suoi compagni, alla ricerca del passaggio segreto. Primo piano a destra.

Scena 2: La stanza segreta. Il gruppo entra nel passaggio segreto e si ritrova all'interno di una stanza enorme caratterizzata dalla sola presenza di una statua e di una parte di pavimento dorata della stessa forma del simbolo impiegato per risolvere l'enigma. E' qui che probabilmente si trova il segreto di Salez di cui parlava la lettera. La statua ha qualcosa di strano: secondo la posizione delle mani, quest'ultima avrebbe dovuto avere in mano qualcosa, ma al momento è a mani vuote. A seguito di queste considerazioni la risposta giunge da una voce alle spalle del gruppo: "Abbiamo noi ciò che manca alla statua". Il gruppo si volta e vede quattro combattenti che si avvicinano minacciosamente. Falliti i tentativi di mediare con il nemico e di intimidirlo, la battaglia ha inizio. Il chierico nemico si sposta subito lontano dal campo di battaglia; al centro della stanza il combattimento è tra il guerriero nemico ed due combattenti del gruppo: il samurai ed il nano. Anche il combattimento a distanza è cruento: l'elfa ed il mago nemico infuocano letteralmente il campo di battaglia, mentre il necromante evoca uno scheletro enorme che si scaglia immediatamente con l'incantatore nemico. L'arciere Lumbar si sposta per mirare in modo più efficace il chierico nemico, obiettivo anche della furtiva ninja. Il monaco, precedentemente appoggiato su una colonna e palesemente scocciato del fatto che si debba combattere di nuovo, scompare in una nuvola di oscurità ricomparendo 15m più avanti e scagliando un globo di fiamme contro l'arciere, che restituisce i colpi subiti con rapidi tiri con l'arco. L'intervento provvidenziale della chierica Leilin nei confronti del monaco gli permette di avanzare ulteriormente affiancato dal samurai e dalle frecce acide della maga in modo da finire l'arciere. Rimangono quindi tre nemici: guerriero, il mago ed il chierico. Il cranio del primo viene spaccato dai colpi del nano; il non morto e i colpi del ranger finiscono il secondo; l'ultimo viene sgozzato da Yuka. Al termine del combattimento, mentre la chierica cura le ferite del gruppo, il monaco e il nano ispezionano i corpi dei combattenti ma nulla di particolare utilità viene trovato. A questo punto la chierica fa notare che, dato che i quattro sono riusciti ad entrare nella stanza, la sorte del bardo di guardia al piano terra non deve essere stata delle migliori. Al piano terra la situazione è infatti raccapricciante: il corpo del bardo giace accanto al cadavere dei dieci prigionieri. A seguito delle preghiere della chierica accompagnate dalla promessa che il bardo avrà una degna sepoltura, il gruppo decide di esplorare il resto della villa senza però ottenere risultati degni di nota. La chierica si offre di interrogare, attraverso un incantesimo, il capo dei banditi e il capo dei quattro combattenti. E' ormai giunta la notte e, prima di porre le domande ai cadaveri, gli avventurieri decidono di riposarsi suddividendo i turni di guardia.

Scena 3: Sacro e profano. Mattinieri, gli otto membri del gruppo si riuniscono per decidere le domande da porre ai due cadaveri. Ha quindi inizio il rito, in contrasto con il codice del monaco, che si reca infatti in una delle stanze dei servi per non assistervi. Dalle domande rivolte emerge che: capo dei banditi voleva vendicarsi dato che il nobile ha fatto uccidere sua figlia; la figlia del nobile è stata uccisa per essere semplicemente entrata nel territorio del nobile; il capo dei banditi non era a conoscenza del fatto che il tempio fosse all'interno della villa; non è stato il nobile a far costruire il tempio all'interno della villa; non si sa che poteri abbia la reliquia di Salez. Leilin propone di inviare al Capo dei Templari Belenor della Chiesa di Denerim una missiva in modo da informarli dell'accaduto ed ottenere protezione, sottolineando la gravità del comportamento del nobile e la necessità di agire in modo cauto in quanto non sarà facile incastrare Erhlem. Mezz'ora dopo il Capo dei Templari in persona appare di fronte alla villa, ringraziando il gruppo ed assicurandoli del fatto che verranno aiutati. Belenor li invita quindi a partecipare ad un ricco banchetto. Il gruppo decide quindi di passare il resto della giornata riposandosi e acquistando provviste al mercato. Il giorno successivo gli avventurieri si presentano dal nobile Erhlem accompagnati dal nuovo membro del gruppo Leilin.