Sessione 7
Scena 1: Sicari. Giunti alla locanda, alcuni membri del gruppo vedono scendere dalle scale Zigiluk che porta con sè il cadavere di un individuo, suscitando l'indignazione generale degli avventori. Il locandiere fa chiamare le guardie; nel frattempo, il monaco e il samurai escono dalla locanda per risolvere un'altra questione, di cui dovranno poi rispondere a Zaikon. Il cadavere si rivela essere un sicario che ha tentato di avvelenare il nano; la stessa cosa era successa un paio di giorni prima al samurai. Nel frattempo il gruppo si accorge che l'elfa e la ninja sono scomparse ma alcuni di essi, nonostante la presenza di questo problema, non sembrano curarsene più di tanto e si recano nonostante tutto allo spettacolo serale di Jekor.
Scena 2: Il rapimento. Il mattino seguente, il monaco si reca alla cattedrale per far inviare una lettera ma incontra la sacerdotessa che, disperata, corre verso di lui raccontandogli che Erhlem gli ha inviato un messaggio scritto - poi scomparso - rivelandogli che era stato quest'ultimo a rapire le due ragazze. Gli avventurieri si riuniscono per decidere il da farsi e, prima di tutto, si recano da Zaikon per cercare un suo appoggio. Non vi sono prove che testimonino il rapimento da parte del conte, ma nonostante questo il capitano delle guardie imperiali promette che sarà presente nel quartiere nobiliare nel caso dovesse succedere qualcosa. Usciti dalla caserma, il gruppo sente una voce che li sta chiamando: è Jekor che, incuriosito dal trambusto, chiede agli avventurieri di raccontargli ciò che è successo. La sua antipatia verso Erhlem lo spinge a proporgli di seguirlo: il primo nobile di Denerim si farà strada direttamente verso la villa del conte.